Teodone si trova vicino a Brunico, noi ci siamo arrivati facendo una passeggiata di circa 20 minuti: quando andiamo in Val Pusteria per qualche giorno di vacanza, lasciamo il camper fermo in campeggio e ci muoviamo con i mezzi. I collegamenti con treni o autobus sono perfetti e compresi nell’Alto Adige Guest Pass.
Il museo etnografico di Teodone è un museo a cielo aperto dove è possibile fare un tuffo nel passato, entrando all’interno di veri masi di montagna. I masi tradizionali si trovano in alta montagna, ma grazie a una favolosa intuizione del dottor Hans Grießmair, negli anni ’70 sono stati ricostruiti circa una dozzina di masi, prendendo gli antichi edifici (o parte di essi) da dove si trovavano e ricollocandoli, pezzo per pezzo qui, a Teodone.

La vita nei masi di montagna non era certo facile. Scendere e risalire in paese richiedeva spesso ore di cammino e lo si faceva solo per acquistare ciò che nel maso non si riusciva a produrre (es. il sale) e per vendere i propri prodotti che non servivano per la propria sussistenza. Tutti i masi, quindi, erano impostati in maniera tale da essere pressoché autosufficienti e con una struttura che ha degli elementi sempre presenti: la stube, la cucina, la stalla, le stanze per dormire e il gabinetto esterno.




La stube era una stanza abbastanza ampia, con delle panche sul perimetro, un tavolo e una stufa (che per metà era qui e per l’altra metà in cucina). Lo spazio al centro della stanza veniva lasciato libero, perché era qui, specie d’inverno, che si svolgevano tutti i lavori, che non potevano essere fatti all’esterno. La stufa era senza apertura, per evitare che la stanza si riempisse di fumo, e la legna veniva inserita dalla cucina, in modo che la sola stanza piena di fumo fosse quest’ultima.
In questo museo a cielo aperto sembra che gli abitanti dei vari masi siano usciti di casa da pochi minuti. Ci sono perfino i fiori di campo freschi sul tavolo!


Col tempo il museo si è ingrandito, arrivando a 20 edifici tra masi e fabbricati rurali, che riescono a mostrare come vivevano le famiglie contadine. Vicino all’ingresso c’è anche la villa barocca Mair am Hof, testimonianza della nobiltà contadina. All’interno, è allestita la mostra delle collezioni di campanacci, cinture, costumi, ceramiche e cetre della Val Pusteria. Nel fienile, invece, sono esposti attrezzi agricoli, aratri, falci, carri e carrozze. Bellissima anche la bottega del calzolaio.
Insomma, se hai in programma una gita in Val Pusteria, non puoi assolutamente perderti questo Museo! Puoi decidere di visitarlo con o senza guida. Se preferisci farlo in autonomia, alla cassa puoi trovare un comodo opuscolo con molte informazioni.
